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La Storia della Grecia

Il Governo Costituzionale ed il Regime Militare

Durante gli anni 1950 e 1951 il Governo greco risultò fortemente instabile fino alla ratifica della nuova costituzione e all'elezione del 1952 con cui il Maresciallo Papagos divenne premier con larga maggioranza. La Grecia divenne quindi socio fondatore delle Nazioni Unite, e nel 1951 fu ammessa alla North Atlantic Treaty Organization (NATO). Alla morte di Papagos nel 1955, gli successe Costantino Karamanlis, il cui partito Unione Nazionale Radicale incrementò la maggioranza nelle elezioni successive (1956, 1958, 1961).

Sotto Papagos e Karamanlis, l'economia greca migliorò notevolmente, nonostante una serie di terremoti disastrosi nel 1953-54, che videro ancora gli Stati Uniti fornire un notevole aiuto economico e militare alla Grecia. Nel 1954 la Grecia firmò un'alleanza con la Turchia e la Jugoslavia, ma gli attriti con la Turchia (e anche con la Gran Bretagna) presto si riproposero per la questione della sovranità di Cipro, la cui maggioranza della popolazione è etnicamente greca, e sono proseguiti anche dopo l'indipendenza di Cipro del 1960.

Nelle elezioni del 1963, nonostante il suo partito avesse ottenuto la grande maggioranza dei voti in Parlamento, George Papandreou non riuscì ad ottenere il voto di fiducia per il suo governo e nel 1964 nuove elezioni furono indette. Questa volta l'Union Center ottenne la maggioranza dei seggi e Papandreou divenne primo ministro. Sempre nel 1964, Paul morì e gli successe il figlio, Costantino II. A metà del 1965, il generale George Grivas accusò il figlio di Papandreou (Andreas, un economista che aveva insegnato negli Stati Uniti) di favoreggiamento di un gruppo segreto di sinistra comandato da ufficiali dell'esercito. Accuse simili contro entrambi i Papandreous furono mosse anche dal Ministro della Difesa.

Nel clamore che ne seguì, Costantino forzò le dimissioni di George Papandreou, che a lungo era stato un oppositore della monarchia. Dopo un periodo di incertezza, nel settembre del 1965, un nuovo governo guidato da Stefanos Stephanopoulos fu costituito. Questo governo cadde nel dicembre del 1965, e Costantino autorizzò Ioannis Paraskevopoulos a formare un governo extraparlamentare in attesa delle elezioni fissate per maggio 1967. Paraskevopoulos ottenne il sostegno di George Papandreou e di Kanellopoulos Panayotis, il leader dell'Unione nazionale radicale, ma fu costretto a dimettersi nel marzo del 1967, e fu sostituito come primo ministro da Kanellopoulos.

Prima che le elezioni (che l'Union Center sembrava in grado di vincere) avvenissero, alcuni ufficiali dell'esercito di destra inscenarono il 21 Apr 1967 un colpo di stato, sostenendo l'imminenza di un insediamento Comunista in Grecia. Costantino Kollias fu nominato quindi Primo Ministro, ma il potere reale era detenuto da tre ufficiali dell'esercito, George Papadopoulos, Gregorio Spandidakis e Patakos Stylianos: fu il cosiddetto "Regime" o "Dittatura dei Colonnelli" (το καθεστώς των Συνταγματαρχών), noto anche come "La Giunta" (η Χούντα), che durò fino al 1974.

Durante il Regime dei Colonnelli, molti liberali e politici di sinistra furono posti agli arresti, e vennero stabiliti rigidi controlli sulla vita dei greci. Dopo aver fallito un contro colpo di stato (dicembre 1967), Costantino II andò in esilio. Poco dopo, il generale George Zoitakis fu fatto reggente, mentre Papadopoulos e Patakos, dopo le loro dimissioni dall'esercito, divennero, rispettivamente, Primo Ministro e Vice Primo Ministro.

Alcuni gruppi di opposizione clandestina furono organizzati in Grecia, ed una larga protesta internazionale contro i modi dittatoriali del nuovo regime prese piede. Nel 1968, una nuova costituzione che riduceva drasticamente il potere della monarchia ampliando quello del primo ministro venne approvata a grande maggioranza con un referendum. I controlli sulla vita dei greci erano più leggeri, e la maggior parte dei prigionieri politici erano stati liberati nei primi anni 1970. Nel 1972, Papadopoulos, da allora la persona più potente del paese, assunse anche la carica di reggente. Nel maggio del 1973, i membri della marina organizzarono un colpo di stato che però fallì. Nel giugno del 1973 cadde la monarchia e la Grecia divenne una repubblica presidenziale.

Dopo che questa mossa fu approvata anche da un referendum popolare, Papadopoulos divenne presidente provvisorio e Spyros Markezinis lo sostituì come Primo Ministro. Nel tentativo di eliminare le tracce del governo militare, e quindi di ottenere un maggior consenso internazionale, il nuovo ordine in Grecia programmò nuove elezioni per il 1974. Tuttavia, il 25 novembre 1973, Papadopoulos fu rovesciato da un colpo di stato militare guidato dal tenente generale Fedone Gizikis, che divenne presidente.

     

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